Dopo alcuni mesi di uso della Samsung Flip 55’ nelle nostre sale riunioni, sia per mano nostra che per docenti esterni, abbiamo raccolto le impressioni degli utilizzatori. In questa recensione eviterò di indugiare eccessivamente nei dettagli tecnici che sono facilmente reperibili online, concentrandomi su opinioni personali maturate con l’uso di questo strumento.

Il funzionamento

Samsung ha ripensato la lavagna a fogli mobili in chiave digitale. Si tratta di uno schermo touch da 55 pollici, dotato di penna e connettività Wi-Fi e Bluetooth. Lo schermo può ruotare sul piano frontale così da poter essere usato sia in modalità landscape che portrait.
Lo schermo è montato su un telaio con mensola per consentire l’alloggiamento di un portatile eventualmente collegato via cavo. Il tutto è supportato da 4 rotelle in plastica.
La qualità delle finiture è buona e trasmette una piacevole sensazione al tatto. I dettagli sono curati: ad esempio l’alloggiamento della penna è magnetico, e la rotazione del pannello led è precisa e con fine corsa ben percepibili.

Recensione

La Flip è esteticamente molto gradevole e l’interazione con gesture manuali è intuitiva. Vista l’ampia suite di comandi, per utilizzarla in modo efficace è richiesto un minimo di training ma una volta appresi i fondamentali il docente la può usare in autonomia.
Il pannello touch ha una ottima risoluzione (3840 x 2160) e una luminosità sufficiente. Il riconoscimento touch è ottimo: oltre ad essere piuttosto preciso in relazione alle dimensioni del monitor, il touch è in grado di differenziare il tocco della mano rispetto a quello della penna, reagendo diversamente ai due: nell’impostazione base la penna scrive e la mano cancella.

La facilità di connessione, sia da PC che da tablet/cellulare è una delle caratteristiche che più abbiamo apprezzato. Su piattaforme Mac invece i collegamenti non sono così immediati, e frequentemente la via adottata è stata quella del buon vecchio cavo HDMI.
La Flip va oltre il solo concetto di connettività: oltre a duplicare quanto sul nostro schermo, consente l’interazione col PC stesso attraverso comandi touch. Con questa strategia, tutti i contenuti e le applicazioni presenti sul nostro computer saranno azionabili direttamente dallo schermo della Flip.
Apprezzabile è anche la possibilità di esportare il foglio virtuale sul quale si è lavorato, consentendo la produzione di materiale didattico in tempo reale durante i corsi.

In termini di ergonomia, mi è sembrata sbilanciata la dimensione della base in rapporto alla dimensione del monitor. Non tanto da un punto di vista statico (lo schermo è stabilissimo), quanto funzionale: la dimensione del monitor Flip 55’ è adatta per sale con capienza limitata, intorno alle 20 persone, mentre la dimensione della base è veramente importante e sembra essere gestibile solo in spazi liberi più consistenti. Come riferimento fisico, l’attraversamento delle nostre porte da 90 cm richiede una attenzione particolare ed una manovra.
Non abbiamo avuto l’opportunità di installarla a parete, quindi non possiamo dir niente sull’usabilità di questo tipo di montaggio.

Conclusioni

Se disponete di sale riunioni ampie e i relatori sono abili e smaliziati con la tecnologia, la Flip è un upgrade eccellente. Se pensate di muoverla spesso assicuratevi però di avere porte sufficientemente grandi e sale di ampie dimensioni, altrimenti la Flip rischia di diventare un oggetto poco gestibile.
Mi piacerebbe confrontarla con la Google Jamboard, e appena imprenteremo questo strumento mi impegno a fare un confronto.

PRO

Effetto WOW
Interattività dei comandi
Facilità di connessione da dispositivi mobili e PC

CONTRO

Ingombro della base
Connettività con Mac
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